“MAD IN ITALY. QUINDICI CONSIGLI PER FARE BUSINES IN ITALIA, NONOSTANTE L’ITALIA.” è scritto da me insieme ad Antonio Paolo (strategic planner) e con una prefazione di Fulvio Zendrini. Ed. Rizzoli ETAS 2012
È un’impresa folle fare impresa in Italia?
Forse sì, ma non impossibile, anche ora, durante la crisi. Questo vademecum per l’imprenditore “pazzo” presenta 15 semplici consigli e molte esperienze per chi non si arrende al declino del Made in Italy, ed è convinto di poter realizzare un’idea vincente. Ciascuna regola (da “Non dimenticare le proprie radici” a “Non aver paura di cambiare idea”) è illustrata e confermata dai consigli e dalle storie di coloro che l’hanno messa in pratica con successo (da Barberis a Grom, da Rana a Benetton), dagli esempi storici dell’eccellenza italiana (Barilla, Ferrero, Lavazza, ma anche Libero Grassi) e dai consigli fuori dal coro di personaggi di ogni genere, da Italo Calvino a Rita LeviMontalcini.
Perché, come dice Stefano Benni, “se i tempi non chiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi”.